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venerdì 31 luglio 2015

AfPak: l'ombra di Daesh sul negoziato e il progetto "Grande Khorasan"

Il vessillo di Daesh 
C'è un terzo incomodo nella faida interna alla guerriglia afgana o nella guerra mediatica (e la notizia postuma della morte di mullah Omar sembra esserne un pezzo) che jihadisti, governi e servizi segreti stanno combattendo a cavallo della frontiera tra Pakistan e Afghanistan. Nel caos seguito alla morte di bin Laden prima e di mullah Omar adesso, si sta insinuando anche Daesh: è contrario al processo di pace – quale che sia – e ha già elaborato un progetto strategico territoriale che si chiama “Khorasan”. Non tenerne conto (come fa il governo di Islamabad che nega che il problema esista se non in forma residuale)* significa non vedere che la guerra afgano/pachistana e quella che si combatte in Medio oriente sono in parte due facce della stessa medaglia. Una medaglia fatta da finanziamenti occulti di sauditi, americani, cinesi o iraniani ognuno con un'agenda nella quale i jihadisti sono pedine geostrategiche importanti (quando non sfuggono di mano).
Il "Khorasan storico", a cavallo tra tre Stati oggi
era la provincia orientale della Persia. Daesh
lo estende oltre i monti Suleiman e il passo Khyber


Il Khorasan è una regione storica dell'Asia che corrispondeva alla provincia più orientale dell'Impero persiano: quella “dove origina il sole” (khorāsān). Oggi è divisa tra Iran, Afghanistan e Turkmenistan ma nei progetti del Califfato prevede anche il Pakistan in una visione che fa a pugni con storia e geografia. Se è vero quanto emerge da un documento di Daesh di 32 pagine, ottenuto e tradotto dall'urdu dall'American Media Institute (ritenuto credibile e reso noto dalla stampa americana alcuni giorni fa), il progetto del Grande Khorasan va però ben oltre la valle dell'Indo. Si spingerebbe, dice il documento, sino alle pianure del Gange per preparare un attacco all'India che trascini gki Stati uniti in un conflitto in grado di coalizzare la Umma (in India vivono oltre 180 milioni di musulmani). Il progetto sembra puntare a unificare la guerriglia afgana con quella pachistana e il documento contiene anche un invito ad Al Qaeda perché si unisca ai combattenti. Delirio? Forse, ma non da sottovalutare. Altro che negoziato.

*Su  Is in Afghanistan vedi il report  recente di The Dawn

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