Visualizzazioni ultimo mese

Cerca nel blog

Translate

venerdì 10 gennaio 2014

IL MEMO DELL'AMBASCIATORE E IL NERVOSISMO DI WASHINGTON

Il Washington Post ha pubblicato le notizie contenute un memo segreto scritto dall'ambasciatore americano a Kabul, nel quale il diploJames B. Cunningham dice apertamente che con ogni probabilità Karzai non firmerà il Bsa, o accordo di partenariato strategico sulla sicurezza che Washington e Kabul han messo a punto ma che Karzai si è finora rifiutato di firmare. Gli americani insistono che l'accordo debba essere firmato non “nell'arco di mesi ma di settimane”, ma il diplomatico ha reso noto he di quella firma potrebbe non parlarsi che dopo le presidenziali di aprile. Gli americani (e la Nato di conserva) hanno paventato a Kabul l'opzione zero, ossia un ritiro definivo dei soldati col 31 dicembre 2014 e l'azzeramento dell'assegno promesso per pagare stipendi e acquisto di armi nonché di quello necessario a investire in sviluppo e strutture. 

Ma per ora la leva di questo ricatto ha sollevato solo una gran polemica e più gli americani insistono più sembrano rivelare ciò che non vorrebbero emergesse con troppa evidenza: ossia che non hanno nessuna intenzione di andarsene e che intendono controllare, con la Nato, più di una decina di basi militari nel cuore del Paese centroasiatico, a un pugno di chilometri dall'Iran, dal Pakistan, dalla Cina e dai Paesi dell'ex Urrs.

Nessun commento: