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giovedì 5 settembre 2013

VIAGGIO ALL'EDEN 7 / MADRE INDIA 1


La lista del Golden temple di Amritsar. Tappa a Delhi. In viaggio verso Benares e la città maledetta di Ayodhya dove alligna lo scontro tra musulmani e indù. L'amore al tempo dei frikkettoni


Il “Viaggio all'Eden”, come qualcuno chiamava il percorso che negli anni Settanta veniva compiuto per la prima volta da turisti molto speciali che si muovevano in folte comitive, era anche un viaggio nell'amore. Non solo nel “peace and love” degli slogan recitati scimmiottando il pacifismo americano, ma un viaggio, anche, nell'amore carnale, bilaterale, singolo o collettivo, che si consumava con più facilita lungo quella strada che menava a Kathmandu e che era piena di curiosità, passione e una gran voglia di far l'amore in tutte le lingue del mondo. Il sesso per altro te l'eri dimenticato dalla Jugoslavia in poi, per via che l'attraversamento dei Paesi musulmani imponeva ai maschietti un certo riserbo per non dire la cancellazione dell'universo femminile. Già in Turchia, paese laico ma ancora molto tradizionalista come ha dimostrato l'ascesa di Erdogan, dovevi stare all'occhio. E così in Iran, benché lo Scià avesse lasciato libera la circolazione delle minigonne nella capitale: cominciavi a vedere sempre di più quei foulard che davano comunque alle donne un'aria dimessa, categoria umana che era stata relegata in un altro pianeta. In Afghanistan poi, l'altra metà del cielo non esisteva proprio. Benché ci si ostini a guardare ammirati certe foto della Kabul anni Settanta con qualche giovane universitaria a viso scoperto, fuori dagli uffici pubblici bastava la griglia opaca del chadri - o burqa, portato dal 95% delle donne - a farti capire che quel mondo era da dimenticare. L'arrivo nelle Indie cambiava un po' le cose, ma non troppo.

segue in un libro di prossima pubblicazione

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